<b>Mismatch</b>: spreco o risorsa?

Mismatch: spreco o risorsa?

Dopo aver analizzato e descritto le diverse forme di mismatch nelle precedenti puntate, l’intento dell’articolo di oggi è quello di concludere la rubrica presentando una prospettiva alternativa sul fenomeno, oltre al ruolo che le Società di Head Hunting possono ricoprire all'interno di questo scenario.

Lo sviluppo di una visione alternativa: il disallineamento come possibile vantaggio

Il disallineamento, come abbiamo visto, viene spesso analizzato attraverso una concezione astratta e teorica, figlia dell’attuale scenario socio-economico rappresentato dall’economia della conoscenza (Drucker, 1969) che punta ad arginare il fenomeno andando a considerare solamente il perfetto allineamento tra competenze possedute e ruolo ricercato.
Il lavoro di ricerca realizzato in occasione della stesura della tesi Magistrale mi ha portato ad intervistare alcuni professionisti, ritenuti formalmente disallineati rispetto alla mansione svolta, i quali hanno ribadito l’importanza di considerare il valore della soggettività quando ci si approccia allo studio di fenomeni complessi come questo.
Le risposte alle interviste hanno fatto emergere una prospettiva alternativa a quella più comune, una visione contestuale che evita di etichettare il fenomeno mismatch come un problema di mancata corrispondenza tra le competenze individuali e le caratteristiche del ruolo, evidenziando l’importanza della relazione che si instaura tra il professionista e il contesto lavorativo.
Si tratta di una prospettiva che pone fortemente l’accento sulla necessità di abitare i contesti professionali in maniera non uniformata, valorizzando gli elementi di dissonanza che possono fare emergere qualcosa di nuovo.

Le opportunità di crescita per soggetti e aziende

Il mismatch, lungi dall’essere considerato come esclusiva fonte di difficoltà o spreco, può essere quindi descritto come risorsa trasformativa da valorizzare (Mezirow, 1991).
Il professionista disallineato rispetto al proprio contesto lavorativo può sviluppare nuovi saperi e competenze uscendo dalla propria zona di comfort, evitando di replicare apprendimenti e sviluppando un percorso di crescita.
Il mismatch, oltre a rappresentare un’opportunità di crescita per l’individuo, può contribuire allo sviluppo di un processo di rinnovamento e di trasformazione organizzativa.
È ben noto, infatti, come spesso l’innovazione, in particolare quella definita “disruptive”, si generi inaspettatamente grazie al contributo di profili atipici.
È il caso di molti soggetti disallineati, i quali portano all’interno delle organizzazioni modalità di lavoro, attitudini e competenze che possono sollecitare un cambiamento e contribuire alla creazione di percorsi di sviluppo alternativo.

L’importanza del supporto fornito dalle Società di Head Hunting

È necessario considerare anche che le aziende possano comprensibilmente incontrare delle difficoltà rispetto alla valorizzazione di figure che, quantomeno sulla carta, risultano essere scarsamente allineate all’ordinaria operatività aziendale.
In questo senso, è naturale che molte organizzazioni fatichino a modificare, in maniera più o meno consistente, la propria cultura fatta di valori, principi e meccanismi consolidati.
Da questo punto di vista, l’esperienza e la professionalità delle Società di Head Hunting come la nostra possono rappresentare un supporto decisivo alle aziende per quanto concerne le attività di Ricerca e Selezione. I nostri Consulenti, infatti, grazie alla profonda conoscenza del mercato del lavoro acquisita in questi anni, hanno maturato una competenza e sensibilità tale da poter affiancare le aziende nella comprensione del valore di questi profili “out of the box”, favorendo l’intermediazione tra i professionisti coinvolti e ponendo le basi per una solida collaborazione.

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