<b>Mismatch</b>: spreco o risorsa?

Mismatch: spreco o risorsa?

Come anticipato nel precedente articolo, quello di mismatch è un concetto estremamente variegato e complesso, il quale può essere associato a una moltitudine di fenomeni legati al mondo della Ricerca e Selezione di personale e all’occupabilità degli individui.
Raggruppa, infatti, una serie di condizioni di asimmetria, frequentemente interconnesse, inerenti sia alle competenze maturate da un soggetto sia al suo percorso formativo e di apprendimento.

Un fenomeno eterogeneo: le diverse tipologie di mismatch

È necessario analizzare le molteplici tipologie di disallineamento, soprattutto in considerazione del fatto che uno stesso individuo può sperimentarne diverse simultaneamente.
Le ricerche condotte finora sul tema riportano come le varie manifestazioni del fenomeno presentino differenze più o meno sostanziali sia in termini di entità ed importanza sia dal punto di vista delle conseguenze maturate a livello sociale, economico e professionale.
Oltre a ciò, è importante considerare che ogni singola condizione di mismatch si distingue dalle altre in termini di manifestazione, cause scatenanti e metodi di misurazione.
Considerando il disallineamento da un punto di vista individuale, è possibile identificare due macro-condizioni:
- surplus, qualora il titolo di studio ed il livello di abilità del soggetto eccedano rispetto ai requisiti professionali
- deficit, nel caso in cui le qualifiche e le competenze possedute dal singolo risultino essere inferiori a quanto richiesto dal ruolo
In questo articolo ci soffermeremo sulle tre le tipologie di mismatch appartenenti al primo gruppo, analizzando i seguenti fenomeni: l’overeducation e l’overskilling, che rientrano nella categoria del cosiddetto “vertical mismatch”, e l’horizontal (field-of-study) mismatch.

Overeducation

La crescita di professionisti altamente qualificati ha prodotto una sovra-qualificazione all’interno del mercato del lavoro mondiale.
L’ampia letteratura che ha cercato di approfondire il tema dell’overeducation è generalmente concorde nel definire questo fenomeno come quella particolare circostanza che si viene a creare quando un individuo è impiegato nello svolgimento di una professione per la quale, solitamente, viene richiesto un titolo di studio inferiore rispetto a quello posseduto dal lavoratore.
Le ricerche sul tema hanno evidenziato come una delle cause di questo fenomeno sia imputabile a tessuti imprenditoriali caratterizzati da uno scarso investimento in nuove tecnologie e/o innovazione che rendono non determinante l’inserimento di professionisti così qualificati.

Overskilling

L’overskilling, a differenza dell’overeducation, si riferisce alle competenze maturate da un soggetto a prescindere dal livello di istruzione raggiunto.
Gli individui soggetti a questa condizione, infatti, oltre a ritenere di possedere un livello di competenza superiore ai requisiti richiesti dalla mansione, percepiscono un sottoutilizzo delle proprie conoscenze e delle proprie abilità in ambito professionale e, di conseguenza, uno spreco del proprio potenziale, considerazione che ha portato un gruppo di ricercatrici (Flisi Et al., 2014) a definire questo fenomeno con il termine “skill under-utilisation”.

Horizontal (field-of-study) mismatch

L’horizontal mismatch, più frequentemente definito field-of-study mismatch, rappresenta un fenomeno che si verifica quando il profilo di un lavoratore sarebbe allineato, in termini di competenze e livello di istruzione, ai requisiti richiesti per lo svolgimento di una determinata mansione ma non risulta adeguato alla posizione per via dell’ambito specifico dei propri studi.
Si tratta di una condizione vissuta in prevalenza da soggetti ben istruiti, solitamente in possesso di una o più qualifiche.

Conclusioni

Gli effetti negativi causati da condizioni di surplus di capitale umano, proprio per via della loro complessità, sono tuttora ampiamente indagati.
È necessario sottolineare che si tratta di un problema sistemico, principalmente causato dalle inefficienze dei sistemi economici, produttivi, ma soprattutto formativi dei diversi Paesi.
Questi fenomeni, oltre a creare un disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, possono essere causa di una mancata o ridotta soddisfazione professionale degli individui coinvolti, andando ad inficiare negativamente sui livelli di produttività ed efficienza e generando un incremento nei livelli di stress dei lavoratori.
Proprio perché stiamo parlando di un fenomeno estremamente complesso risulta complicato comprendere quali siano gli interventi più adeguati per rispondere a questi fenomeni, ma si può senz’altro affermare che il consolidamento di un rapporto di fiducia reciproca tra istituzioni formative e professionali possa rappresentare un passo avanti nella risoluzione della problematica, oltre all’introduzione di visioni maggiormente innovative all’interno delle organizzazioni che possano favorire la creazione di concreti percorsi di crescita volti a impiegare al meglio il background formativo e le competenze acquisite dai soggetti.
Al fine di ottenere questo risultato, risulta pertanto importante che le aziende si rivolgano a professionisti delle Risorse Umane che possano fornire loro un aiuto concreto sia in fase di analisi delle competenze interne che di Ricerca e Selezione di personale qualificato, supportandole così in un processo di crescita e sviluppo organizzativo.
All’interno del prossimo articolo saranno approfondite invece le condizioni di deficit, oltre alle tipologie di mismatch considerate dal punto di vista sistemico.

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