Le difficoltà nell’<b>assunzione dei lavoratori</b>: una riflessione a partire dagli ultimi dati  rilevati dal rapporto annuale Excelsior-Unioncamere.

Le difficoltà nell’assunzione dei lavoratori: una riflessione a partire dagli ultimi dati rilevati dal rapporto annuale Excelsior-Unioncamere.

Le problematiche legate al reperimento del personale nelle aziende italiane sono sempre state molteplici e indicative dello stato dell’evoluzione imprenditoriale del Paese. In particolar modo ricercare le persone adeguate a ricoprire determinate mansioni è un tema di stringente attualità: o non si riescono a trovare oppure quelle che si propongono non corrispondono per requisiti tecnici ed attitudinali al profilo del quale si ha bisogno. I dati emersi dal rapporto annuale Excelsior-Unioncamere sono quindi un indicatore attendibile per comprendere meglio le dinamiche del mercato del lavoro che ci dobbiamo aspettare nel prossimo futuro.

Difficoltà incontrate dalle aziende nelle assunzioni

Ci sono aziende che vorrebbero assumere ma non trovano lavoratori con competenze e profili adeguati. Nel 2022, secondo i dati del rapporto annuale Excelsior-Unioncamere, il 60% delle imprese ha previsto di assumere personale ma nel 41% dei casi ha incontrato difficoltà (rispetto al 32% dell’anno precedente). Tra i settori che più necessitano di lavoratori troviamo il turismo (75%), la sanità e il settore trasporti/logistica (72%), le public utilities (70%), le industrie chimiche-farmaceutiche e le costruzioni (entrambe con il 68%). Le entrate previste per il 2022 sono state stimate in circa 5,2 milioni, in aumento dell’11,6% rispetto al 2021. Il grande tema da affrontare è con tutta evidenza quello del mismatch, il disallineamento cioè tra la domanda e l’offerta di lavoro. Ma quali risultano essere le professionalità più richieste dalle imprese, ed allo stesso tempo più difficili da reperire?

Le figure più difficili da trovare nel mercato del lavoro

Il cortocircuito tra domanda ed offerta di lavoro interessa prevalentemente cinque settori, per cui la difficoltà di reperimento di personale riguarda oltre la metà delle figure richieste: il commercio e riparazioni di veicoli (55%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (53%), le industrie del legno e del mobile, le costruzioni, i servizi informatici e delle telecomunicazioni (tutte e tre intorno al 52%). Se si guarda ai profili invece, la categoria che registra maggiori difficoltà di reperimento è quella degli operai specializzati: in questo caso le imprese considerano molto importanti le competenze trasversali, soprattutto la flessibilità e la capacità di adattamento. Il rapporto Excelsior-Unioncamere sottolinea a proposito che le “difficoltà di reperimento particolarmente elevate, attorno al 48-49%, riguardano anche i gruppi di alto profilo, ossia tecnici e dirigenti/specialisti, per i quali il tempo medio di ricerca da parte delle imprese è di poco inferiore ai 4 mesi”; rispetto alle singole professioni in alcuni casi il tempo di ricerca raggiunge o supera i 6 mesi (soprattutto per quanto riguarda la ricerca di tecnici alimentari ed edili, addetti produzione di mobili e idraulici).

Previsioni di assunzioni che riguardano i giovani

La quota di assunzioni che viene prevista per i giovani (si considerano le persone inferiori a 29 anni) pesa per il 29% sul totale, ma su queste figure il mismatch arriva fino al 41% in media. I giovani sono maggiormente richiesti nel settore del commercio al dettaglio (42%) e nei servizi informatici e delle telecomunicazioni (41%). I profili invece per cui scarseggiano candidati di questa fascia di età o per i quali è difficile trovarne con competenze deguate sono concentrate in queste categorie professionali: farmacisti, programmatori, idraulici, posatori di tubazioni idrauliche e di gas, meccanici e montatori di macchinari industriali.

Dove si assume maggiormente a livello territoriale

Parlando del discorso legato alle assunzioni di nuovo personale è opportuno considerare le differenze regionali. Quasi la metà delle assunzioni previste si concentreranno in Lombardia, poi nel Lazio, in Veneto ed in Emilia Romagna. Sempre il rapporto Excelsior-Unioncamere sostiene che “a livello territoriale si osserva che le maggiori difficoltà nel trovare i profili ricercati vengono segnalate dalle imprese del Nord Est, dove quasi il 46% delle figure risulta difficile da reperire. Una difficoltà superiore alla media nazionale si registra anche nel Nord Ovest (41,7%), come pure in Toscana, Umbria e Marche”. Nel Lazio e nel Sud Italia le difficoltà di reperimento risulterebbero inferiori, anche se interessano comunque più del 35% delle assunzioni che sono state programmate per l’anno in corso.

L’incidenza della Laurea nelle previsioni di assunzioni

L’indagine annuale pone poi l’accento sulla domanda di laureati. L’incidenza dei laureati sul totale delle entrate programmate è più elevata in Lombardia e nel Lazio (circa il 20% delle entrate totali), in Piemonte, Campania e Sicilia (attorno al 16-17%). Il rapporto evidenzia poi che “in tutte le altre regioni la quota dei laureati risulta inferiore alla media nazionale ed è particolarmente contenuta in Valle d’Aosta e in Abruzzo. Le differenze territoriali nelle caratteristiche qualitative delle entrate riflettono evidentemente la diversa struttura economica e dimensione d’impresa presente sul territorio, ma consentono anche di individuare specificità e problematiche locali, elementi molto importanti ai fini dell’orientamento e delle politiche attive del lavoro”.

La competenza professionale dell'Head Hunter come elemento strategico

Come fare quindi a superare il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro? E’ chiaro che in un contesto così complesso e frammentato l’esperienza di professionisti che da anni supportano le imprese nel reperimento di personale qualificato, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure ormai testate da anni e con un grado elevato di efficacia, può diventare una chiave strategica per affrontare questa problematica e possibilmente risolverla, almeno in termini di inserimento delle figure prioritariamente necessarie. In quest’ottica le competenze dei professionisti della Ricerca e Selezione di personale possono rivelarsi un valido supporto per dare una prima risposta alla difficoltà di reperimento del personale, così come prospettato dal già citato rapporto di Excelsior-Unioncamere che ci ha fornito elementi preziosi di autoriflessione.

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