Claudia Goldin, Nobel per le Scienze Economiche 2023, è stata premiata per la sua ricerca sull'occupazione femminile, che analizza le disuguaglianze e le disparità di genere nel mercato del lavoro.
Indice:
- Claudia Goldin: il Premio Nobel per la ricerca sull’occupazione femminile
- Il contributo di Profili: il punto di vista dell’Head Hunter sul tema Gender Gap
- Il cambiamento di paradigma come elemento necessario alla riduzione del fenomeno del Gender Gap
- Promuovere l’uguaglianza di genere attraverso la cultura aziendale
- Il ruolo chiave dei decisori e l’importanza della formazione sull’argomento Gender Gap
- L’impegno di Profili Tailored Head Hunter per cercare di mitigare il fenomeno del Gender Gap
Claudia Goldin: il Premio Nobel per la ricerca sull’occupazione femminile
L’economista statunitense ha identificato le principali ragioni di queste differenze nel corso del XX secolo, esaminando aspettative di carriera, istruzione e discriminazione di genere. Ha dimostrato che l'aumento dell'istruzione femminile ha influenzato positivamente la partecipazione al lavoro, ma il divario salariale persiste a causa delle interruzioni di carriera legate alla maternità.
Secondo le ricerche della Goldin, la partecipazione femminile nel mercato del lavoro è costantemente inferiore rispetto a quella maschile. A livello globale, solo il 50% delle donne è impiegato, mentre per gli uomini questa percentuale sale all'80%. Inoltre, anche quando le donne lavorano, i loro salari sono mediamente inferiori rispetto a quelli degli uomini, con un differenziale del 13% nei paesi OECD.
La sua ricerca ha evidenziato l'importanza di politiche che bilancino i carichi di cura familiare per raggiungere una vera parità occupazionale e salariale tra uomini e donne nei paesi ad alto reddito.
Il contributo di Profili: il punto di vista dell’Head Hunter sul tema Gender Gap
Anche noi di Profili, durante il 62° FARO Club Main Meeting per il progetto FAROSA tenutosi presso il polo CSMT Innovative Contamination Hub dell’Università di Ingegneria di Brescia, abbiamo trattato queste tematiche cercando di fornire il nostro punto di vista in qualità di Head Hunters ed esperti nell’ambito della Ricerca e Selezione di personale qualificato, introducendo delle possibili azioni risolutive, o quantomeno migliorative, rispetto alla questione.
Il cambiamento di paradigma come elemento necessario alla riduzione del fenomeno del Gender Gap
Francesca Caputo, la nostra Head Hunter, invitata come relatrice al convegno ha posto innanzitutto l’attenzione verso i decisori aziendali che dovrebbero adottare un approccio concreto e impegnato. Innanzitutto, è essenziale, avviare un cambiamento radicale nel paradigma e nella mentalità aziendale. Una volta che si raggiunge un livello adeguato di consapevolezza sull'importanza dell'uguaglianza di genere, è fondamentale promuovere il cambiamento dall’interno attraverso un forte sostegno da parte dei vertici aziendali. Troppo spesso, infatti, i leader comprendono solo a livello intellettuale il valore dell'uguaglianza di genere, delegando la responsabilità a un Dipartimento delle Risorse Umane o a un Responsabile della Diversità, spesso privandoli delle risorse e dell'autorità necessarie. Questo atteggiamento porta a trattare la diversità come un semplice elemento da inserire nei rapporti di responsabilità sociale d'impresa, piuttosto che come un reale e concreto motore di competitività aziendale. Solo un'acuta consapevolezza di questa tendenza può guidare l'organizzazione verso una cultura autentica di uguaglianza e inclusione.
Promuovere l’uguaglianza di genere attraverso la cultura aziendale
È cruciale implementare una comunicazione interna efficace e creare un ambiente di lavoro che promuova la trasparenza e offra pari opportunità a tutti i dipendenti. Per questa ragione è importante coinvolgere tutti i dipendenti nei processi decisionali, nel problem solving e nella pianificazione, aumentando così il loro senso di appartenenza e coinvolgimento.
Un altro aspetto chiave è agire in modo coerente, evitando slogan vuoti e dichiarazioni superficiali. È essenziale intervenire con decisione sulla cultura aziendale, abbandonando schemi obsoleti che generano resistenza al cambiamento. L'uguaglianza si raggiunge solo quando c'è coerenza tra la visione dichiarata dalla leadership e le politiche effettivamente applicate.
Le aziende sempre di più sono chiamate a promuovere politiche di lavoro flessibili, come ad esempio garantire pari accesso al congedo parentale e offrire orari di lavoro personalizzati che tengano conto delle esigenze familiari. Questo non solo contribuirebbe a migliorare la qualità della vita dei dipendenti, ma favorirebbe anche una migliore progressione nella loro carriera professionale.
Il ruolo chiave dei decisori e l’importanza della formazione sull’argomento Gender Gap
I decisori devono anche assumersi la responsabilità di sponsorizzare e partecipare attivamente a iniziative volte a promuovere il dibattito sulla parità di genere e ad offrire percorsi di formazione specifici sull’argomento.
Infine, è fondamentale fornire supporto e formazione a livello manageriale e introdurre criteri di valutazione legati all'inclusione. Questo non solo aumenta il tasso di retention dei dipendenti, ma contribuisce anche a creare una cultura lavorativa equa e, di conseguenza, più performante. Solo con un impegno concreto e continuo da parte dei decisori aziendali si può sperare di raggiungere una vera uguaglianza di genere e un ambiente di lavoro inclusivo e equo.
L’impegno di Profili Tailored Head Hunter per cercare di mitigare il fenomeno del Gender Gap
Noi, in veste di consulenti esperti specializzati nella ricerca e selezione di personale, svolgiamo un ruolo attivo come osservatori e facilitatori nel mercato. Per questa ragione continuiamo a promuovere la consapevolezza su questa questione che riteniamo fondamentale, e che crediamo rappresenti un autentico vantaggio competitivo per affrontare le sfide future poste dal mercato del lavoro.
