QHSE, sostenibilità ed energia

QHSE, sostenibilità ed energia: il ruolo chiave del Management nelle aziende.

La percezione e la gestione delle tematiche QHSE (Quality, Health & Safety, Environment) cambiano radicalmente da un’organizzazione all’altra, influenzate da fattori come la dimensione aziendale, la cultura interna e, soprattutto, l'approccio del Management.

Struttura dei ruoli QHSE: tra specializzazione e integrazione.

Nelle grandi aziende si assiste spesso a una netta verticalizzazione dei ruoli: le responsabilità vengono suddivise tra specialisti dedicati, con figure distinte per l’area Qualità, per l’HSE, e in alcuni casi per le responsabilità legate alla sostenibilità ambientale e l’efficientamento energetico. Questo consente da un lato, un elevato livello di competenza tecnica, dall’altro, può generare compartimenti stagni e una minore integrazione tra le varie aree. Non è raro che i professionisti coinvolti si concentrino su ambiti ristretti, mentre la gestione integrata richiede visione d’insieme e collaborazione trasversale. Chi, invece, all’interno di questi contesti mantiene una visione globale va necessariamente a perdere focus sull’operatività, acquisendo un ruolo dalla forte componente gestionale.
Al contrario, nelle aziende di medie dimensioni, i ruoli tendono a essere più polifunzionali. I professionisti si occupano contemporaneamente di qualità, salute, sicurezza, ambiente e, sempre più spesso, anche di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Questo approccio, se supportato da una governance attenta e lungimirante, permette di cogliere importanti sinergie. Tuttavia, in contesti dove manca un’adeguata sensibilità da parte del Management, il rischio è che l’area QHSE diventi solo una voce da gestire e un costo da sostenere senza un reale peso nei processi decisionali strategici.

Qualità e HSE: binari paralleli o un’unica direzione?

Nel mondo aziendale le funzioni Quality e HSE vengono spesso concepite come due entità distinte, ciascuna con i propri strumenti, normative di riferimento e obiettivi. Ma siamo sicuri che questo approccio “separato” sia ancora sostenibile nel contesto attuale?
In molte realtà i sistemi di gestione Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Sicurezza (ISO 45001) vengono integrati in un unico sistema, con evidenti vantaggi in termini di coerenza, semplificazione e impatto strategico. Questo permette, ad esempio, di valutare un incidente ambientale non solo come una non conformità HSE ma anche come una deviazione dagli standard qualitativi che potrebbe minare la reputazione e la sostenibilità del business.
Quando Qualità e HSE lavorano in sinergia si crea un potente strumento di business, capace di prevenire errori, gestire efficacemente i rischi e contribuire attivamente alla competitività dell’impresa. Al contrario, una gestione a comparti stagni può generare costi significativi per l’azienda, legati alla duplicazione di attività, risorse e sistemi, oltre a una frammentazione nella valutazione dei rischi e nella comunicazione interna. Questo approccio riduce l’efficienza organizzativa, aumenta il rischio di non conformità e spreca preziose opportunità di sinergia interna.

Il ruolo del Management: da vincolo a leva strategica.

Uno degli aspetti più determinanti, e spesso trascurati, nell’efficacia delle politiche QHSE e dei percorsi verso la sostenibilità ambientale è l’atteggiamento del Top Management. Quando la leadership aziendale riconosce queste tematiche come asset strategici e non semplici adempimenti normativi, l’intera organizzazione è più propensa a evolvere in modo coerente, proattivo e duraturo. Al contrario, laddove la sostenibilità e la gestione integrata di Qualità, Sicurezza e Ambiente vengono percepite solo come costi o obblighi burocratici, ogni iniziativa rischia di rimanere superficiale, priva di continuità e impatto reale.
Il vero cambiamento si realizza quando il Management assume un ruolo attivo di sponsorship, traduce questi valori in obiettivi concreti e li integra nelle strategie aziendali. In questi contesti la cultura aziendale si trasforma, le persone si coinvolgono e i risultati sia in termini di performance che di reputazione diventano tangibili.

In conclusione: il ruolo dell’Head Hunter.

Investire in talenti che possano guidare il cambiamento culturale e operativo all'interno delle aziende è cruciale per affrontare le sfide attuali e future. È essenziale identificare leader che non solo abbiano le competenze necessarie, ma che siano anche in grado di promuovere una visione integrata delle tematiche QHSE. Come Head Hunter il nostro ruolo è quello di connettere le aziende con i professionisti adeguati alle loro esigenze, capaci di abbracciare e promuovere la sostenibilità ambientale e l'efficienza energetica, trasformando le sfide in opportunità. In un contesto in continua evoluzione, il valore di un buon management in ambito QHSE non può essere sottovalutato per restare competitivi.

 

 

Foto brandizzata Bianchi

Nicole Bianchi
Head Hunter
Recruitment Consultant

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