In un mercato del lavoro sempre più competitivo, le aziende investono tempo e risorse per rendere efficace il proprio processo di selezione. Capita però che chi è interessato a un’opportunità inizi a compilare una candidatura online o a consultare un annuncio senza poi completare il percorso.
Questo non rappresenta solo una rinuncia da parte dell’utente, ma anche una perdita per l’azienda, che rischia di non raggiungere profili potenzialmente in linea. Identificare gli elementi che ostacolano la lettura dell’annuncio e le diverse fasi della candidatura diventa quindi essenziale per migliorare l’esperienza complessiva e aumentare l’efficacia del recruitment.
Per approfondire il tema, abbiamo condotto il seguente sondaggio:
I risultati hanno evidenziato tre criticità principali:
Moduli di candidatura e annunci non ottimizzati per dispositivi mobili
Il 35% ha indicato come principale ostacolo la complessità dei moduli di candidatura e la difficoltà di fruizione degli annunci da smartphone o tablet. Questo riflette un cambiamento nelle modalità di ricerca e candidatura: sempre più persone consultano annunci e completano candidature da dispositivi mobili, e un’esperienza digitale lenta o poco intuitiva può portarle a interrompere il processo. Ottimizzare sia gli annunci sia i form non è quindi solo un intervento tecnico, ma un elemento strategico per rendere più accessibili le opportunità e ridurre le rinunce lungo l’intero percorso.
Mancanza di informazioni su RAL e benefit negli annunci e nei moduli di candidatura
Il 33% ha fatto emergere un altro elemento determinante nella decisione di proseguire o meno con una candidatura: la trasparenza su retribuzione e vantaggi offerti. Molti candidati valutano se un’opportunità risponde alle proprie aspettative e, in assenza di informazioni chiare, possono interrompere sia la lettura dell’annuncio sia il completamento del form di candidatura. Proprio per garantire maggiore chiarezza e trasparenza, la Direttiva (UE) 2023/970 prevederà l’indicazione obbligatoria della fascia salariale già nella fase di pubblicazione degli annunci. Comunicare in modo preciso stipendio, benefit e possibilità di crescita non è quindi solo un requisito normativo, ma un fattore strategico per rendere gli annunci più efficaci e facilitare l’intero percorso di candidatura.
Poca chiarezza negli annunci
Un ulteriore fattore che influisce sulla decisione di interrompere il processo riguarda la chiarezza e la specificità degli annunci. Il 24% dei partecipanti ha indicato contenuti poco chiari o generici come motivo principale per non inviare o completare la propria candidatura. Quando le informazioni non permettono di comprendere appieno responsabilità, requisiti o opportunità offerte, le persone tendono a rinunciare, riducendo l’efficacia dell’intero percorso. Garantire annunci chiari, dettagliati e trasparenti diventa quindi fondamentale per facilitare l’accesso alle opportunità e incoraggiare il completamento dell’iter.
Investire nella qualità del processo di candidatura e nella chiarezza degli annunci non solo aumenta la partecipazione effettiva alle opportunità, ma contribuisce anche a costruire una reputazione aziendale solida, trasparente e attenta alle esigenze dei professionisti. In un contesto in cui le competenze rappresentano un elemento distintivo, ascoltare e comprendere le aspettative dei candidati diventa una priorità strategica.
